Interessante da vedere è la Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Mamante, una
chiesa antica che risalirebbe al 1235. Venne ricostruita dopo la II Guerra Mondiale;
all'interno troviamo una pala d'altare raffigurante la natività del Battista attribuita a
Giovanni Andrea Sirani.
Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa
Lungo lo Zena si trova il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, mentre sul
punto più alto a 638 m. di altezza svetta il Monte delle Formiche con il
caratteristico santuario di Santa Maria di Zena, che si trova su uno sperone roccioso tra le
valli dell'Idice e dello Zena. Il santuario è noto anche come Santuario del Monte delle
Formiche, ed è di origine medioevale: venne ricostruito nel 1297 dopo i danni subiti
nella guerra fra Bologna e Ferrara, ma è stato oggetto di diversi rimaneggiamenti
anche nel Settecento, nell'Ottocento, e poi nel 1955 per le deturpazioni subite durante la
seconda guerra mondiale.
Il Monte delle Formiche, da cui si gode una bellissima vista, deve il suo nome a un
curioso fenomeno: intorno all'8 settembre, giorno della festa della Madonna, sciami di
formiche alate (Myrmica Scabrinodis) raggiungono la vetta e qui muoiono.
Questo è un fenomeno naturale (anche se qui è particolarmente intenso e plateale)
comune a molti tipi di imenotteri: le formiche maschio, dopo l'accoppiamento, sono attratte
dai luoghi che si stagliano all'orizzone e lì si recano per morire. Le femmine andranno a
cercare altri posti per dar vita a nuove colonie.
Il fenomeno è antichissimo dato che nel 1400 la chiesa era denominata Santa Maria
Formicarum. La tradizione popolare ha attribuito all'evento una valenza quasi miracolosa, una
sorta di omaggio della natura alla Madonna: sotto l'immagine della Vergine è riprodotto
un distico latino che recita "centatim volitant formicae ad Virginis aram quo que illam
voliant vistmae tatque cadunt" (ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, pur
sapendo che ai suoi piedi moriranno).
È tradizione che gli insetti vengano benedetti e donati ai fedeli (la credenza popolare
vuole che curino alcuni malanni).
Nelle vicinanze è ancora visibile la grotta dove visse un eremita di nome Barberius
nel XVI secolo (anche se recentemente compromessa da una frana).
Alla base del Monte delle Formiche, nei pressi del torrente omonimo, si trova il Castello
di Zena. L'edificio è di origini medioevali, ma la sua architettura ha elementi
compositi del XIV e XVII secolo.
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